4 agosto 2015

Recensione: La mia vendetta con te - Giovanna Roma

La mia vendetta con te 
di Giovanna Roma 
Self-publishing 
Anno 2015 
Pagine 240 
Isbn: 9786051769608

La rovina di lei, potrebbe essere una salvezza per lui.
Perché difendere la figlia del peggior nemico? La vendetta è a portata di mano ed è così dolce, giovane, perfetta per lui, per saziare la sua lussuria. 
Elin crede di sapere come sarà la sua vita, peccato solo di non aver fatto i conti con ciò che è fuori dalla sua bolla felice. Incontrerà un uomo di nome Maksim, disposto a tutto per la sua vendetta ed entrerà a far parte delle più note organizzazioni criminali russe. Le redini del gioco sfuggono di mano e gli equilibri che si erano creati saranno messi in discussione da passioni ed egoismi.
Riusciranno a capire di non essere più semplici avversari o verranno inghiottiti dagli interessi latenti della mafia russa?

Come sapete questo è stato l'anno in cui mi sono avvicinata ai dark contemporary romance, un genere da pochissimo arrivato anche qui in Italia e quindi quando ho ricevuto l'email dall'autrice che mi presentava questo suo romanzo non ci ho pensato due volte ad accettare di leggerlo, nonostante fossi in pausa dalle recensioni su richiesta. La cover poi, così attraente e very made in Usa ha fatto breccia nei miei occhietti. Come si evince dal titolo, La mia vendetta con te racconta una storia di cruda vendetta. Ecco, ma cosa succede quando l'oggetto usato per vendicarsi diventa il punto debole di chi agogna tale vendetta? 
Elin è una normalissima ragazza che conduce una vita solitaria e tranquilla in quel della Svizzera, fino a quando una notte, un uomo entra in casa sua per rapirla e trascinarla in un mondo fatto di violenza, ricatti, morte e depravazione. Un viaggio che cancellerà la vita così come la conosceva Elin, che scoprirà la vera identità dei suoi genitori, e soprattutto, diventerà il mezzo con il quale Maksim, questo il nome del suo rapitore, per cui proverà nonostante tutto una forte attrazione, farà di tutto per ottenere la sua vendetta.

"Sei un mostro, un assassino." La mia voce è stridula, isterica. Non ho mai visto tanta crudeltà concentrata in un uomo solo. 
"Un mostro, un assassino eh….Già, chissà come mai sono venuto su così violento!?" Trova un divano, lo scalcia davanti a loro e mi ci getta sopra. Si siede sul mio addome per impedirmi di alzare il busto. Troneggia su di me in tutta la sua forza." Ti avverto, non sarà piacevole…almeno per te."


Tra le note positive c'è il fatto che è un romanzo che si legge tutto d'un fiato, scorrevole quanto basta, a parte qualche refuso. La narrazione dal punto di vista in prima persona di Elin e di Maksim privilegia i pensieri dei personaggi, e in alcune parti la suspense tiene davvero il lettore incollato alle pagine. Appartenendo poi al filone dark romance mi aspettavo una storia estrema, che ho avuto, e perciò in questo caso non mi sento di consigliarlo come primissima lettura per approcciarsi al genere.
Ma, ahimè, ci sono un paio di elementi che non mi hanno convinta affatto: innanzitutto in alcuni punti è davvero troppo, troppo portato all'estremo, soprattutto in certe scene di violenza di gruppo nella parte iniziale che secondo me non sono state inserite e descritte in modo giusto, con le parole giuste, sfociano quasi nel pornografico e in verità mi hanno davvero fatto venire il volta stomaco. Forse era proprio questo l'intento dell'autrice, ma personalmente non mi è piaciuto. Anche la protagonista Elin/Katerina non sono riuscita ad apprezzarla per nulla, l'ho trovata troppo debole, come una bambola nella mani di Maksim prima, il padre Sergey durante e Josif dopo. Purtroppo in romanzi forti come questi la caratterizzazione psicologica è tutto, e mi aspettavo una protagonista forte, in grado di reagire, se non con il corpo, almeno con la mente e l'anima al nero del mondo in cui viene catapultata che l'ha inevitabilmente marchiata; e invece lei era davvero troppo permissiva, poco combattiva e troppo presa dall'attrazione (inspiegabile per certi versi) per Maksim. Va molto, molto meglio invece con la caratterizzazione di Maksim: con lui andiamo oltre il bad boy, oltre il bastardo. Non cambierà poi di molto quando si scoprirà legato con dei sentimenti a Elin. Lui è un vero è proprio maniaco, violento ed estremo in tutto, nel linguaggio, nella violenza, nel sesso. Il perché dei suoi comportamenti ci viene spiegato, rendendolo, come dicevo prima, un personaggio meglio caratterizzato di quello femminile.
Nel complesso questo non  è un romanzo che mi sento di bocciare in toto, ma alcuni accorgimenti in più non avrebbero certo fatto male a questa storia che cerca di esplorare il lato dark dei rapporti e delle relazioni tra uomo e donna.
Tre stelle

2 commenti:

  1. Rosellì, come voto mi aspettavo qualcosa di più perché avevo la convinzione che ti sarebbe piaciuto tantissimo. Ho letto tutta la recensione nonostante devo ancora leggere il libro e mi preoccupa un pò quello che hai scritto "scene di violenza di gruppo che sfociano nel pornografico". Spero di non rimanerne delusa. Comunque mi hai messo ancor più curiosità ^-*

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    1. Mi è piaciuto ma non è riuscito a prendermi del tutto purtroppo. Ecco quelle scene lì mi hanno proprio bloccato ç_ç Non rimarrai delusa, i fin dei conti il romanzo è buono, ma secondo me anche per te quelle scene potrebbero non andare giù.. leggilo presto dai, così mi fai sapere che ne pensi ^^

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